Caro Silvio
Se appena puoi, vieni a Piacenza anche in extremis prima del 28 marzo.
Da qui sicuramente partirà la liberazione dell’Emilia Romagna. In questa tornata o al massimo nella prossima
Anna Maria Bernini va benissimo.
E’ la prima volta che, proprio a Piacenza, l’ottima e scattante nostra presidente si è fermata per un’ oretta dopo il comizio, ( nell’ultima sua gloriosa visita del 23 marzo 2010), traendone sollievo e divertimento.
Se quel testone di Casini - glielo abbiamo detto, amichevolmente, tante volte- non avesse scelto il terzo inutile forno, questa volta in EmiliaRomagna il centro destra avrebbe sicuramente vinto .
Ora abbiamo solo buone probabilità, se la gente non sarà assenteista o rassegnata alla cappa partitocratrico clientelare della sinistra. Come ha osservato il nobile Gustavo Selva, entro il centro destra siamo persino cavallerescamente disposti a cedere un po’ di voti agli alleati leghisti ( brillante Calderoli da noi il 22 marzo) ma non ad essere dissanguati.
Se non puoi venire ci sentiamo dopo le elezioni, quando comincerà il vero duro confronto- scontro, regional nazionale.
Dobbiamo parlare, anche al di fuori degli schematismi e delle recite “teatrinali” della politica.
Il nostro conterraneo Pier Luigi Bersani al Meeting di Rimini si pronuncia sempre per un bipolarismo mite, e sembra anche sincero, ma poi in TV ricompare massimalista e postdipietrista ancor più che postcomunista.
Ricordo il tuo intervento al Meeting nell’agosto 2002, avresti meritato ( per eloquio, passione, contenuto) un 9, mentre al buon Prodi due giorni dopo avremmo dato un 7. Alla conferenza stampa ricordo di averti fatto due domande su come vivere in forma e come resistere agli attacchi d’ogni genere, anche colpi bassi. Mi rispondesti gentilmente proponendomi di rivederci per continuare il colloquio. Gli eventi, continuano a superare ogni previsione ed hanno reso la materia sempre più interessante.
Cordialmente
Carlo Mistraletti
Medico ed ecologo- Candidato alle regionali entro il PdL
PS. Dato che sembri amante del rischio (più o meno calcolato), nella coraggiosa ipotesi
che tu volessi risposarti, tieni presente che anche Giulio Cesare si scelse la moglie, Calpurnia
( naturalmente quella “al di sopra di ogni sospetto” come si addiceva alla moglie di Cesare) proprio qui a Piacenza! Città che piace.
Era anche saggia e telepatica, lo aveva avvisato di non andare in senato alle idi di marzo.
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