lunedì 29 marzo 2010

Campagna elettorale pompata, reclamistica, ma talora con scorrettezze e favoritismi

Nell’occupazione di spazi, nella propaganda, nel preteso predominio pubblicitario

In campagna elettorale se ne sentono di tutti i colori. Ma molte affermazioni sono false o tendenziose. Non si dovrebbe esagerare. L’ avversario di Carlo Mistraletti, Andrea Pollastri ( slogan “a region veduta”) si sente sicuro di vincere.

In realtà è partito almeno 4 mesi prima di Mistraletti (“più verità sulla natura e sull’uomo”), ancor più di Renata Basini candidata dell’ultima ora, muta come un pesce ( qualità peraltro anche apprezzabile in una donna, specie ai nostri giorni). Essendosi poi venuta a creare una condizione “disincentivante” e imprigionante per il consigliere regionale uscente Luigi Francesconi ( “in regione solo leoni, vota Francesconi”), ritiratosi questo candidato favorito si per il talento ma che si sentiva boicottato, Pollastri ha buone probabilità di riuscita.

Ma a parte la propaganda martellante, sfrenata e molto costosa, non può dire ( scrivere) in un “santino”, con faccia provocatoria e un po’ beffarda che con lui vince tutto il PdL. Che invece come popolo potrebbe perderci. Ed anche come partito ne riceverebbe un danno se qualcuno cercasse di impossessarsene più per successo o tornaconto personale che per motivi comunitari. Fra i vari depliant o volantini, camaleontici per manipolare il cognome, anche un altro non pare per nulla corretto perchè, citando un cospicuo contributo del Governo per le frane, invita per questo a votare un particolare candidato!?! (Appropriazione indebita?!)

Se Pollastri è un “candidato di carta”, Mistraletti, a cui peraltro piace la carta, cercherà di essere un “candidato di gomma” ( pur consapevole di non poter mai raggiungere le vette andreottiane in materia), anche per non reagire troppo alle varie provocazioni, volute o casuali. Di queste forse potremo raccontare con più tranquillità, per diletto e per costrutto, dopo il 29 marzo, a regione eletta, non si sa come; ed a ragion veduta. Tanto più che l’impegno e il vero confronto politico verrà dopo le elezioni, per il loro significato e implicazioni anche di carattere nazionale ( vedi scelte energetiche e di salute pubblica).

A parte altre scaramucce, in molti ed anche alcuni cronisti sembrano rassegnati ,o assuefatti ( plagiarismo inconscio?) a questa pretesa di predominio di immagine e di reclam. Come esempio di piccole ingiustizie e disparità di trattamento, vediamo che anche nei giornali piacentini di oggi 25 marzo 2010, viene dato rilievo e foto con candidato, a emissario di non so quale ennesimo gruppo che viene a sostenere Pollastri, togliendo ogni spazio o almeno citazione all’intervento preciso e propositivo di Mistraletti su temi cruciali in occasione della conferenza stampa del sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia.

Che se poi, oltre a nani e ballerine, viene riportato che qualche donna si dice manda a salutare Pollastri, qualche altra, anche più prestante, manda a salutare Mistraletti, ma non si dice.

Se poi il primo può vantare il grintoso appoggio delle 5 ottime sorelle Stradiotti, già pedine essenziali nella prima elezione dell’avvocato sindaco Guidotti (UDC), il secondo vanta quello delle 5 famose sorelle Ricci Oddi, figlie del nobile chirurgo, partigiano e cacciatore Francesco.

PS. Nel resoconto dell’inaugurazione del corso sulla Sussidiarietà di martedì 23 sera, su Libertà del 24 marzo, non è stata pubblicata, per correttezza di par condicio, una bella foto di Giorgio Vittadini con l’ amico Carlo Mistraletti, entrambi trentennali aficionados del Meeting di Rimini.

( E neppure è stato riportato, forse per eccesso di zelo, che l’autore di altre due foto pubblicate sempre il 24 sul medesimo evento è Carlo Mistraletti!)

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